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Sanità: De Filippis replica alle “inconsistenti dichiarazioni di Maschietto”

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Dalle inconsistenti e poco veritiere dichiarazioni fatte dal Dr. Beniamino Maschietto si evince che sia lui, che chi le ha scritte, non ha letto, o non ha letto attentamente la lettera (pubblicata sul sito www.ranierodefilippis.it) – da me inoltrata, a nome della coalizione, a Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, ad Alessio D’Amato, Assessore regionale alla Sanità, al Dr. Giorgio Casati, Direttore della ASL – oppure ha artatamente colto dalla stessa solo quello che era più utile a vanificare e screditare le nostre proposte sui problemi della sanità di Fondi e del circondario, che in primis consistono nel richiedere l’elaborazione di un programma a breve termine e partecipato con tutti gli attori in causa, di un nuovo assetto organizzativo e funzionale della complementarietà di azione degli Ospedali di Fondi e Terracina, da condividere con i comuni interessati, le organizzazioni dei medici di base, dei farmacisti, dei sindacati di settore e con la cittadinanza, mediante l’ascolto della Fondazione San Giovanni di Dio e delle Associazioni e comitati appositamente costituite.

 

Le proposte della nostra coalizione per il potenziamento dei servizi sanitari dell’Ospedale di Fondi sono quelle ufficializzate dai due consiglieri del PD, Mario Fiorillo e Civita Paparello, nella seduta del 22 maggio 2020 del Consiglio Comunale e recepite totalmente nella specifica mozione approvata all’unanimità.

La mozione, coincidente con il programma della Coalizione di Centrosinistra, pone al centro il potenziamento del Pronto soccorso, la realizzazione dell’OBI (Osservazione Breve Intensiva) nei locali adiacenti il PS, già proficuamente utilizzati durante l’emergenza Covid 19, l’attivazione di quattro posti letto di Medicina d’urgenza negli spazi presenti nell’area del PS, la conservazione del posto di rianimazione organizzato già nei locali del PS da utilizzare per pazienti in attesa di trasferimento, la realizzazione di una Unità Operativa di riabilitazione di tipo R1, la realizzazione dell’elisuperficie interna agli spazi dell’ospedale, l’attivazione di diversi ambulatori, l’attivazione a pieno regime della chirurgia in day/week surgery, oltre all’adeguamento sismico della struttura e l’apertura all’Università che garantirebbe non solo risorse maggiori di personale sanitario, ma anche un indotto economico rilevante per la nostra città.

 

Al di là degli interventi richiesti è in primo luogo necessario, che venga innanzitutto ricostituito dalla ASL il Presidio Centro, già esistente in passato, ma cancellato durante la Giunta Polverini di centrodestra (2010-2013), essenziale a dare forza sia al potenziamento dell’ospedale esistente, da tutti richiesto, sia a programmare per il futuro la realizzazione di un nuovo ospedale la cui proposta di ubicazione, è chiaramente indicativa, da definire con un preliminare studio di fattibilità, che come è successo per l’erigendo nuovo ospedale di Latina potrebbe vedere protagonista, a costo zero, l’ANCE.

 

Una nuova utilizzazione delle due strutture ospedaliere, che verrebbero liberate, potrebbe dare soluzione alla mancanza di RSA, o nel caso di Fondi, diventare una sede decentrata della facoltà di Agraria dell’università della Tuscia o di corsi accademici di altre Università oppure altre utilizzazioni oggi non immaginabili stante i tempi lunghi della concretizzazione della costruzione di una nuova struttura ospedaliera.

 

La nota fa altresì riferimento alla grave situazione venutasi a creare con la diffusione del Coronavirus, e di come sia stata dimostrata “la validità della Sanità pubblica e della medicina di vicinanza” e di contro di come abbia dimostrato aspetti di vulnerabilità, la Sanità privata.

Le errate informazioni contenute nelle dichiarazioni di Maschietto e veicolate sui social hanno determinato prese di posizione contro la nostra proposta che non ci sarebbero state, se vi fosse stata maggiore trasparenza di informazione nelle dichiarazioni di replica.

 

Se non vi fosse stato nel 1970 il Consiglio di Amministrazione dell’Ospedale di Fondi “San Giovanni di Dio”, presieduto dal Prof. Mario Mosillo, che guardando in prospettiva alle necessità della popolazione ideò, fece progettare e realizzare un nuovo ospedale, con il sostegno economico dello Stato e della Regione Lazio, oggi non avremmo la struttura esistente in via San Magno.

Alla luce dei chiarimenti dati sui contenuti della nota in parola, non si comprende come un medico, candidato sindaco, e la sua coalizione, possano con superficialità dichiararsi contro ad una visione di prospettiva che vede nel tempo la realizzazione di un nuovo unico ospedale, al di là della sua ubicazione, a servizio della popolazione che vive su un ampio territorio, anche in riferimento ai recenti interventi politico-istituzionali a favore della sanità pubblica e della medicina di vicinanza.

Questa incapacità di avere una visione, o di averla non oltre la punta del proprio naso sembra, invece, nascondere una non dichiarata propensione dei politici di centrodestra verso la sanità privata, che vede accreditate nelle strutture sanitarie dei comuni limitrofi sempre nuovi servizi, e che, stando a quanto si dice, possa determinare, anche in tempi molto più brevi di quelli della realizzazione di un nuovo ospedale, la nascita a Fondi di una clinica privata.

Maschietto e la sua coalizione non prendano pertanto in giro i cittadini di Fondi, singoli o organizzati in fondazioni, associazioni e comitati, ai quali è richiesto oggi in particolare di riscoprire la dignità di partecipare attivamente alla vita pubblica, coscienti di essere destinatari di diritti che vanno esercitati nelle sedi istituzionali e non umiliandosi a fare file fuori le sedi dei bar.

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