È successo questa mattina intorno alle 03.30 a Formia e fortunatamente, anche se sfiorata, non vi è stata alcuna tragedia. Un treno merci ha deragliato in prossimità della stazione ferroviaria invadendo tre binari e dando vita ad un caos generale di orari e treni che venivano soppressi o che viaggiavano con un ritardo che ha toccato i 140 minuti di ritardo.
Questa mattina, i numerosi pendolari che si sono recati alla stazione di Fondi per prendere il treno che li avrebbe portati al lavoro o all’università, si sono visti costretti ad abbandonare il proprio intento perdendo un giorno di lavoro o un’opportunità di studio.
Insomma, una vera minaccia per la stabilità di chi, ogni giorno, si sposta con le ferrovie dello stato e che, purtroppo, sorvolando il problema grave di questa giornata, non è nuovo a ritardi e sospensioni varie dei treni che, per un motivo o per un altro, raramente viaggiano in orario.
Fondi, trovandosi esattamente a metà strada tra due città importanti come Roma e Napoli è una realtà che viaggia molto con il treno anche se questo non è sempre in ottime condizioni. Quando inizia la calda stagione, ad esempio, l’accensione dell’aria condizionata prevede, ogni anno, la caduta di acqua dai condizionatori. Molto spesso sono talmente pieni che già a metà strada tra la provenienza e la destinazione, i pendolari sono costretti a viaggiare in piedi stipati in carrozze che sono pervase da cattivi odori. Insomma, già le condizioni di viaggio non sono delle migliori, se poi a questo si aggiunge un continuo ritardo, allora la situazione arriva al limite.
Questa mattina, per mettere una piccola cucitura allo strappo che si è creato nelle prime ore della giornata, alle nove di mattina circa, si è deciso di spostare la strada degli intercity e farli transitare per Cassino mentre, per i pendolari che si spostano con i regionali, è stata prevista una corriera che avrebbe effettuato tutte le fermate tra le varie stazioni. Un piccolo modo per venire in contro a coloro che dovevano assolutamente spostarsi anche se, la maggior parte di loro, ha preferito tornarsene a casa.
