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Tennistavolo: la Fondana Donkey Pong torna a far sognare

Succede l’impensabile in casa contro l'Anagni

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È tutto pronto per il sesto e ultimo singolare con la Fondana Donkey Pong sotto per tre a due che, vincendo questo, raggiungerebbe un pareggio buono per il primo e storico punto in D2. Ma l'Hernicus Anagni schiera al tavolo il pongista più quotato, Liberatori, che di certo non è Waldner ma è comunque giocatore esperto e ancora imbattuto in questa stagione. Servirebbe un mezzo miracolo. Sebbene per la squadra rossoblu tocchi a Di Manno, il più imprevedibile e estroso dei Fondani, nella palestra della ragioneria non si percepisce grande fiducia ma, piuttosto, sconsolata rassegnazione. Inizia il primo set ed è subito una sorpresa: il Maestro spadella con sicurezza, mette all'angolo l'avversario e si impone per 11 a 9. Prestazione razionale, robusta, match tirato ma sempre sotto controllo e la squadra e i tifosi di colpo ci credono. “Continua così – lo incita il Capitano - non ti accontentare!”. Inizia il secondo set, equilibrato come il primo. Si gioca punto a punto ma un paio di distrazioni costano il set a Carlo che lo perde per 11 a 8. Dall'altra parte c'è un osso duro, uno di quelli che non ti regala niente ma, anzi, approfitta di ogni tua incertezza. Ancora incoraggiamenti, correzioni e suggerimenti a pioggia dalla panchina. Si può ancora fare. Il terzo set sembra la fotocopia di quello precedente: equilibrato, tirato e con pochi ma fatali attimi di disattenzione che premiano di nuovo l’Anagnino, stavolta 11 a 9 per lui. Il vento sembra soffiare contro la barca della Fondana e,  quando il Maestro è già sotto per 5 a 1 dopo appena due minuti del quarto set, torna a serpeggiare nella palestra quella sensazione di rassegnazione dell'inizio. Proprio mentre sembra ormai finita, la sregolatezza lascia spazio al genio: 6-2, 7-5, 8-8, 8-10 per Di Manno che rischia battendo una liscia e poi schiaccia sicuro lungolinea per chiudere 11 a 8 e portarsi sul 2 set pari. Il sogno è di nuovo a portata di mano, si può ancora fare ma bisogna rimanere coraggiosi e concentrati e non regalare alcun vantaggio all'avversario. Le altre partite di giornata, tutte vittoriose per i colori rossoblu, sono da poco terminate e l'attenzione è ora solo per il tavolo della D2 quando a tutti sembra di assistere a un incubo: un minuto e mezzo e si va già al cambio campo con l’Asino incredibilmente sotto 5 a 0. Pochi secondi ancora ed è 9-3, a soli due passi dal baratro. Dall’angolo di casa viene chiamato il Time-out della disperazione per gli ultimi suggerimenti e incitamenti. La partita è praticamente persa e il Maestro lo sa, forse, e torna al tavolo con lo sguardo di chi non ha più niente da perdere... e riprende a spadellare con sagacia inaudita. 9-6 in un amen, da stropicciarsi gli occhi. Gli avversari non credono ai loro di occhi, sono in confusione, e chiamano il time-out per arrestare la furia del pongista fondano. La mossa pare aver funzionato perché si torna al tavolo e l'ospite sigla subito il punto del 10-6 guadagnandosi ben quattro match point. E’ finita adesso? No. Pochi scambi e siamo 10-9, è ancora tutto possibile. Batte Liberatori, Di Manno risponde, la palla sembra leggermente lunga ma tocca lo spigolo e schizza via senza che l'avversario possa neanche pensare di prenderla: 10 pari e un boato fa vibrare la palestra e tutto l’ITC De Libero. Applausi e incoraggiamenti a scena aperta. Non è vinta, ma ci si crede. Il Maestro sembra tranquillo, strizza l'occhio ai compagni in panchina e, senza che il giocatore dell'Hernicus riesca neppure a capire cosa stia succedendo, lo castiga con due bordate delle sue: è 12-10, il primo sofferto punto in classifica della Donkey che esulta tra abbracci e scoppoloni. Un sogno! Un sogno, davvero, un bel sogno… purtroppo. Infatti il sogno e la realtà sono andati di pari passo fino al fantastico punto del 10-9 al quinto. Poi, però, quella famigerata risposta in battuta è andata leggermente lunga, più del consentito, e, senza toccare il tavolo, la palla è finita fuori. Di poco, ma fuori. Il set e, di conseguenza, la partita li ha vinti l'Anagni.

Non sono bastati quindi la prima vittoria in stagione del capitano Iannone e quella di Riccardi per portare a casa punti. La sconfitta per 4 a 2 all'ultimo punto del quinto set dell'ultima partita, come nella giornata precedente con il Ciampino, ha lasciato sì tanta delusione e rabbia alla squadra dell'Asino, ma anche la convinzione e la consapevolezza di potersela giocare con tutti e l'obbligo di continuare a crederci. “Siamo ad un bivio, il bastone o la carota.” le parole sconnesse a fine partita del Top Player, in evidente stato confusionale. Noi che lo conosciamo sappiamo cosa avrebbe voluto dire: “Potrai anche battere la Donkey, il suo Spirito uscirà sempre vittorioso!“… e così tutti insieme a rinfrancarsi con un po’ di vino e birra freschi, due bruschette e salsiccia fatta alla brace, avvolti dal caldo rassicurante del camino dello Stratega.

Sabato prossimo, 25 novembre, ci sarà già l'occasione per provarci ancora, di nuovo in casa. Forza Donkey…#iotifoladonkey!

Risultati del 18/11/2017:

D2, girone A

Fondana Donkey Pong:   2 – Riccardi, Iannone

Hernicus Anagni:            4 – Liberatori (2), Sabatino, Frattale

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