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Avis: un donatore può salvare una vita

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Associazione volontari del sangue: questo è il significato della sigla avis. Avis è un’associazione senza scopo di lucro che nasce a livello nazionale e si espande su tutto il territorio. Anche Fondi ha la sua sede; quella legale in piazza IV novembre e quella dove vengono svolti i prelievi e le visite presso l’ospedale San Giovanni di Dio.

La popolazione fondana è molto vicina a questa società nata con l’intento di avvicinare le persone ad un semplice gesto di solidarietà. Molti sono gli uomini e le donne che ogni sabato mattina o ogni primo lunedì del mese si presentano al piano terra dell’ospedale per fare la loro semplice donazione. Molti sono anche i volontari che gli accolgono sempre con un sorriso sulle labbra pronti a una parola dolce per i donatori e anche ad offrirgli la colazione per riprendere le forze dopo il gesto di assoluta bontà. Insomma, intorno all’Avis è ormai nata una grande famiglia: una famiglia fatta di sorrisi, speranze, riservatezza, accortezza e senso di umanità. Chi va a donare è infatti cosciente del fatto che, con quel piccolo gesto di neanche quindici minuti può salvare la vita a un bambino, un ragazzo, una donna, un anziano. Già, perché tutti possono aver bisogno di una trasfusione di sangue, senza distinzione di sesso, età, razza, cultura, religione. Insomma, donare è un gran circolo vizioso che abbatte le barriere e fa conoscere persone che, in un modo o nell’altro si sentono responsabili delle vite altrui.

Sono ancora molti, purtroppo, gli scettici al riguardo. Chi pensa che forse il sangue che viene prelevato sia troppo, chi ha semplicemente paura degli aghi, chi non si sente a proprio agio o che comunque non sa bene i tempi i cui può donare o meno. Ci sono, infatti, come giusto che sia, delle regole. Questo perché non va solo tutelato chi riceve il sangue ma anche il donatore. Ogni informazione è comunque su internet. L’Avis di fondi è, infatti, su facebook  ma, soprattutto ha dei volontari sempre molto disponibili. Per qualsiasi chiarimento, infatti basta recarsi allo sportello dell’ospedale e ogni domanda riceverà una risposta.

Quando si chiede a un donatore perché lo ha fatto la risposta arriva semplice e lineare: con poco ho fatto molto. Questa è una delle motivazioni principali che dovrebbero far avvicinare ancora di più i fondani all’associazione. Chi dona può salvare una vita.

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